Carissimi tutti,
come avete visto finalmente riusciamo a scrivere anche se
postare le foto è praticamente impossibile. In Kinshasa non esistono linee
veloci.
Tantissime sarebbero le cosa da raccontare e speriamo che la
nostra vita lo faccia perché non bastano né parole né foto! Cerchiamo di andare
per ordine…
Siamo partiti non troppo presto da M’Banza Congo dopo aver
salutato Fabio e la missione. Strada veloce e bella fino alla frontiera col
Congo e poi… “un casino”! L’uscita dall’Angola è stata super macchinosa ci
hanno registrato almeno cinque volte passaporti e mezzi, naturalmente tutto
rigorosamente a mano. Di telematico solo il pagamento alla banca che vuol dire
soldi che andranno allo stato e non direttamente in corruzione. Ma abbiamo
finito dogana alle 12 essendo entrati prima delle 8. Attenzione abbiamo finito
la dogana Angolana e ci restava quella del Congo che ci avevano detto essere
ancora in più incasinata. Ma Guillaume aveva telefonato a un amico di suo
fratello che ci aspettava al ponte di ingresso in Congo. Con lui senza dover
pagare nulla sottobanco il passaggio è stato abbastanza veloce e accogliente.
Ci avevano detto che era una grande dogana ma certamente non pensavamo così
affollata, è uno dei mercati più importanti del paese, una settimana è fatto
nella terra di nessuno da parte Angolana e una volta da parte congolese. Questo
amico fortunatamente ci ha condotti fino alla fine della pista sulla strada
asfaltata e ancora ci ha aiutato per l’assicurazione. Finito finalmente tutto
siamo partiti verso Kinshasa dopo le 15.30 con ancora 250km da fare su strada
buona ma supertrafficata, camion, macchine e ogni sorta di mezzi di trasporto
che rendono l’avanzata molto più lenta. Le suore ci aspettavano dopo 125km… che
gioia, molta commozione e un po’ di strada insieme verso la missione di
Nvululu, l’ultima costruita dalla congregazione delle suore di S. Giuseppe di Cuneo.
In questa missione ha lavorato s. Sandra Garzino di Sampeyre.
Che gioia all’arrivo in piena notte nella loro casa, fiori
ad attenderci e suore giovani che da giorni ci aspettavano e pregavano per noi.
Un’ottima cena e poi nanna stanchi ma molto felici!
Incredibile essere arrivati a destinazione, essere in Congo
e ci vengono in mente tante cose lette su questo paese martoriato da guerre,
divisioni e furti da parte di fratelli e stranieri.
Pensavamo a tanti controlli e invece le moto sono quasi un
passpartout al limite qualche domanda sulla velocità massima e sul numero delle
marce. I poliziotti spesso ci scambiano per gendarmi e scattano sull’attenti!
Adesso un breve racconto di oggi 21 settembre primo giorno
intero di Congo. Al mattino la messa con il viceparroco locale e le suore.
Messa semplice a ringraziare per il viaggio e soprattutto per i 19 anni di
sacerdozio di Luca, presentazione dopo la benedizione finale al piccolo gruppo
di fedeli che vengono a messa alle 6 prima di ogni lavoro.
La mattinata l’abbiamo passata a visitare la scuola seguita
dalle suore, suor Elène è la direttrice, energica e simpatica. Quando hanno
cominciato con Suor Sandra non c’erano i tetti delle classi ora almeno il tetto
c’è anche se per le prime tre classi mancano i banchi e fa riflettere vedere
che i bambini sono seduti per terra ad ascoltare il maestro.
Poi visita al grande terreno della missione dove si comincia
a coltivare, un lavoro lungo e faticoso ma che dove viene fatto cambia il volto
del paesaggio. Le suore hanno 30 ettari di collina e questa mattina un trattore
arava un ettaro della parte alta per cominciare a seminare. Un lavoro che dice
la possibilità di costruire il futuro e una linea controcorrente, pochissimi
lavorano in modo ordinato la terra pur essendo molto ricca. Bellissimo vedere l’entusiasmo
di queste suore che sognano il loro paese in modo diverso…
Nel pomeriggio siamo entrati a Kinshasa seguendo le suore,
solo Dakar era stata così caotica ma il tratto era corto e ce la siamo tolta
con tre ore circa di strada di cui la metà nel traffico della città.
Ora siamo nella casa delle suore a Limete, accoglienza
meravigliosa e festiva. Andiamo a nanna domani andremo a Selembao alla scuola
dove lasceremo la macchina e per la quale abbiamo pensato il progetto della
valle Varaita. Saremo cullati dalla preghiera di una setta che ad altissimo
volume grida promesse e prosperità per tutti.
Per ora buona notte e scusate se non abbiamo foto ma è
impossibile postarle, le vedremo insieme…
La scuola di N'vululu |
ci si prepara al nostro saluto |
Il trattore che ara il terreno delle suore per la semina |
Sr. Marthe ci fa vedere dove si trova l'acqua per l'orto e dove vorrebbero mettere una pompa per l'irrigazione |
Sr. Elene scruta i lavori |
Foto di gruppo prima di partire per Kinshasa |
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