Il progetto

DA SELEMBAO A KIKWIT
Un progetto di sostegno ai bambini che continua

Per tanti anni l’Alta Valle Varaita ha sostenuto, attraverso il Progetto Selembao, tanti bambini e ragazzi di questo grande quartiere di Kinshasa che frequentano la scuola primaria Saint Josephgestita e guidata dalle nostre suore. L’interessamento e il legame dei vostri parroci con le chiese d’Africa e le comunità religiose che là sono presenti e lavorano, hanno fatto sì che nascessero, in questi anni, tante piccole, ma importanti iniziative di solidarietà a favore dei ragazzi del Progetto Selembao, ma anche di altre comunità e missioni. 
La scuola primaria di Selembao ha raggiunto ora una sua autonomia: alle tante classi, numerose, ma ben organizzate che già esistono, se ne aggiungeranno ancora altre per completare le 2 sezioni della scuola. Per tutto quello che, come comunità dell’Alta Valle, avete fatto per noi, nell’ambito del Progetto Selembao, vi siamo profondamente grate!
E fin da ora ringraziamo per quello che ancora farete, perché come comunità dell’Alta Valle avete accolto la possibilità di continuare a sostenere i nostri progetti in ambito educativo, in particolare quello relativo ai bambini e ragazzi sordomuti.  
Da 25 anni, a Kikwit, nella Repubblica Democratica del Congo, le nostre suore dirigono una grande scuola per audiolesi, denominata Bota-tuba, che significa Parleranno, esprimendo così l’intento del loro operato: aiutare questi bambini a ritrovare la parola per riuscire a comunicare.
La lunga esperienza in ambito educativo ha reso le nostre suore, fin dall’inizio della nostra missione in Congo, particolarmente attente alla condizione delle bambine e dei bambini sordi che sovente, ancora oggi, vengono emarginati dalla famiglia. Per venire incontro a questi poveri, le nostre suore si sono impegnate nell’educazione e formazione dei bambini, ragazzi e giovani audiolesi.
Il percorso della scuola primaria per i sordi è 2 anni più lungo rispetto a quello degli alunni normodotati, in quanto chi è audioleso deve prima imparare il linguaggio dei segni e a pronunciare suoni, lettere, sillabe, ecc. che non riesce a sentire. L’insegnamento ai sordi richiede quindi tanta pazienza e grande abilità da parte degli educatori e al tempo stesso costanza e fiducia da parte del bambino sordo, nelle sue proprie possibilità. 
Le nostre suore hanno anche un piccolo ‘collegio’ dove accolgono e ospitano, in modo stabile, i sordi che vengono da lontano per frequentare la scuola oppure quelli di cui la famiglia non si occupa. 
Inoltre, ogni domenica mattina, i sordomuti dei vari quartieri di Kikwit, bambini, giovani e anche parecchi adulti si riuniscono, a scuola, per incontrarsi, per pregare insieme e cercare di sostenersi nell’affrontare le varie situazioni e i problemi che la vita e le condizioni del loro handicap possono causare. 
Gli alunni iscritti a questa scuola per audiolesi di Kikwit sono circa 135, un certo numero dei quali però ha una famiglia che non è in grado di pagare l’iscrizione annuale che viene richiesta per il funzionamento della scuola, per il materiale scolastico e le varie attività che si svolgono. Nessuno di questi alunni viene mandato via, ma i bisogni sono davvero tanti. Sentiamo molto importante sostenere quest’opera sociale ed educativa, perché nelle famiglie povere sono sempre i membri più deboli e indifesi a subite le conseguenze della grave crisi sociale ed economica che il paese sta attraversando! ‘GRAZIE’ a tutti voi che continuerete ad aiutarci, orientando la vostra attenzione e solidarietà verso questi bambini e ragazzi, anch’essi pieni di vita, ma segnati da un handicap fisico che rende la loro esistenza molto più complicata! Da Selembao a Kikwit ci sono circa 500 km, ma la bontà del cuore e l’attenzione alla persone sanno essere agili e piegarsi su chi ha bisogno!
Siamo anche contente che i vostri parroci, che già hanno visto Selembao e conosciuto da vicino la scuola che avete sostenuto, visiteranno, nel mese di settembre, anche Kikwit e potranno conoscere quest’interessante e paziente opera educativa che si chiama Bota-tuba
Grazie di cuore a tutti!

1 commento:

  1. E' un progetto molto interessante ed utile. E come tutti i progetti bisogna sostenerlo almeno finanziariamente ! Pier Luigi

    RispondiElimina