giovedì 3 settembre 2015

Durban 3 settembre 2015


Facce sorridenti per accogliere i mezzi al porto: grazie Chris!

Carissimi tutti

Oggi ci hanno consegnato l’auto e le moto. Avremmo voluto scrivere “finalmente” ma visto come era andata la volta scorsa ad Alessandria d’Egitto forse è meglio stare bravi. Il fatto è che l’attesa per corta che sia è sempre lunga. Forse sembravamo un po’ a quei turisti che l’estate non hanno la pazienza di aspettare il proprio turno. Non è facile accettare che i propri piani possano essere cambiati anche quando è solo di poco.
Stamattina con padre Christopher abbiamo fatto un tour in auto per andare a cambiare un po’ di soldi potendo vedere in questo modo la parte residenziale della città. Ci hanno colpito residence bellissimi ma circondati da fili spinati e elettricizzati, con tanto di guardie armate all’entrata. Prigioni dorate. Poi rientrando ci ha fatto vedere i quartiere che una volta erano dei “neri”. Semplici case di latta. La sproporzione è ancora grande ma si sta lavorando in modo che l’integrazione tra bianchi e neri proceda e le disuguaglianze siano meno grandi. Sicuramente ciò che colpisce è che il Sudafrica non è propriamente Africa, almeno non quella che avevamo conosciuto nei nostri viaggi precedenti.
Adesso si parte. L’emozione è tanta. Dopo l’attesa che fa salire sempre la tensione e incupisce i volti, l’idea di poter partire ha rasserenato gli sguardi e il clima. A cena abbiamo stappato una bottiglia di Barbera portato dall’Italia per l’occasione e abbiamo brindato con i padri da cui stiamo.
 Domattina sentiamo ancora il responsabile degli Oblati da cui alloggiamo per la questione dell’assicurazione e poi partiamo. Cerchiamo di muoverci prima della 10. La tappa non è molto lunga ma dobbiamo abituarci a guidare a sinistra e abituarci nuovamente a viaggiare insieme.
Stasera ha piovuto. Un piccolo temporale che ha battezzato al Sudafrica i mezzi. Ci siamo detti: “meglio sta sera e notte che domani quando viaggeremo”.
Oggi quando siamo andati al porto a ritirare i mezzi, padre Christopher si è messo a danzare a tal punto che tutte le persone che erano lì si sono messe a ridere. Effettivamente aprire il container e vedere nuovamente le moto e la macchina è stato emozionante. In pochi minuti tutti quelli che lavoravano lì attorno a riempire o svuotare container sono venuti a vedere le moto in modo che si è creato attorno a noi un bel gruppo di persone curiose e desiderose di chiedere cosa facevamo e che viaggio pensavamo di fare. Tutti erano colpiti all’idea del viaggio fino a Kinshasa.
Padre Christopher ha già prenotato per noi il Bed & breakfast a Umtata per domani sera.
Adesso andiamo a dormire. Buona notte a tutti 

Lo stadio di Durban costruito per la coppa del mondo 2010
Fauna nei residence dei super ricchi
Villa schiera
Vecchio quartiere "nero"
Case di latta lungo la strada
Ecco la macchina!
Ramon è il primo a uscire
Giovanni neanche qui non riesce a non lavorare


Luca in uscita
Meno male che Dino è magro
Ultimo controllo
Altri container
E se cadono sulla moto?
Tutti facciamo il pieno















6 commenti:

  1. Che bello...che l'avventura abbia inizio �� nn avevo detto a papi di nn strafare? �� abbracciamo e portiamo nelle preghiere...
    Filo, Bruno, mamma ed Eli

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  2. Adesso sulle VOSTRE selle può davvero iniziare il viaggio!!!
    Viaggiando a sinistra fate attenzione alle rotonde!!!!
    Ciao

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  3. buon viaggio dall'altro fine del modo vi accompagnamo con le nostre preghiere e tutto l'affetto del cuore la minizia e la comunitá sr. anna e suor irenea

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  4. Buon viaggio e occhio alla guida a sinistra specialmente alle rotonde!!!!!
    Ciao e grazie per il viaggio che faremo con voi.

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  5. Ciao a tutti!!
    Attenti!! Vi stiamo spiando e vi vediamo tutte le sere dal blog.
    Dopo quello di ieri, giovedi, Alfio e' sempre piu' convinto che sia stato proprio lui
    a portare sfortuna nel viaggio scorso:-):-)
    Avete gia' avuto le moto e chissa' dove state transitando mentre vi scrivo.......
    Un abbraccio a tutti

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