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Facce sorridenti per accogliere i mezzi al porto: grazie Chris! |
Carissimi tutti
Oggi ci hanno consegnato l’auto e le moto. Avremmo voluto
scrivere “finalmente” ma visto come era andata la volta scorsa ad Alessandria d’Egitto
forse è meglio stare bravi. Il fatto è che l’attesa per corta che sia è sempre
lunga. Forse sembravamo un po’ a quei turisti che l’estate non hanno la
pazienza di aspettare il proprio turno. Non è facile accettare che i propri
piani possano essere cambiati anche quando è solo di poco.
Stamattina con padre Christopher abbiamo fatto un tour in
auto per andare a cambiare un po’ di soldi potendo vedere in questo modo la
parte residenziale della città. Ci hanno colpito residence bellissimi ma
circondati da fili spinati e elettricizzati, con tanto di guardie armate all’entrata.
Prigioni dorate. Poi rientrando ci ha fatto vedere i quartiere che una volta
erano dei “neri”. Semplici case di latta. La sproporzione è ancora grande ma si
sta lavorando in modo che l’integrazione tra bianchi e neri proceda e le
disuguaglianze siano meno grandi. Sicuramente ciò che colpisce è che il
Sudafrica non è propriamente Africa, almeno non quella che avevamo conosciuto
nei nostri viaggi precedenti.
Adesso si parte. L’emozione è tanta. Dopo l’attesa che fa
salire sempre la tensione e incupisce i volti, l’idea di poter partire ha
rasserenato gli sguardi e il clima. A cena abbiamo stappato una bottiglia di
Barbera portato dall’Italia per l’occasione e abbiamo brindato con i padri da
cui stiamo.
Domattina sentiamo
ancora il responsabile degli Oblati da cui alloggiamo per la questione dell’assicurazione
e poi partiamo. Cerchiamo di muoverci prima della 10. La tappa non è molto
lunga ma dobbiamo abituarci a guidare a sinistra e abituarci nuovamente a
viaggiare insieme.
Stasera ha piovuto. Un piccolo temporale che ha battezzato
al Sudafrica i mezzi. Ci siamo detti: “meglio sta sera e notte che domani
quando viaggeremo”.
Oggi quando siamo andati al porto a ritirare i mezzi, padre
Christopher si è messo a danzare a tal punto che tutte le persone che erano lì
si sono messe a ridere. Effettivamente aprire il container e vedere nuovamente
le moto e la macchina è stato emozionante. In pochi minuti tutti quelli che
lavoravano lì attorno a riempire o svuotare container sono venuti a vedere le
moto in modo che si è creato attorno a noi un bel gruppo di persone curiose e
desiderose di chiedere cosa facevamo e che viaggio pensavamo di fare. Tutti
erano colpiti all’idea del viaggio fino a Kinshasa.
Padre Christopher ha già prenotato per noi il Bed & breakfast
a Umtata per domani sera.
Adesso andiamo a dormire. Buona notte a tutti
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Lo stadio di Durban costruito per la coppa del mondo 2010 |
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Fauna nei residence dei super ricchi |
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Villa schiera |
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Vecchio quartiere "nero" |
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Case di latta lungo la strada |
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Ecco la macchina! |
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Ramon è il primo a uscire |
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Giovanni neanche qui non riesce a non lavorare |
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Luca in uscita |
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Meno male che Dino è magro |
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Ultimo controllo |
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Altri container |
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E se cadono sulla moto? |
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Tutti facciamo il pieno |
Che bello...che l'avventura abbia inizio �� nn avevo detto a papi di nn strafare? �� abbracciamo e portiamo nelle preghiere...
RispondiEliminaFilo, Bruno, mamma ed Eli
Al posto dei punti interrogativi :-)
EliminaAdesso sulle VOSTRE selle può davvero iniziare il viaggio!!!
RispondiEliminaViaggiando a sinistra fate attenzione alle rotonde!!!!
Ciao
buon viaggio dall'altro fine del modo vi accompagnamo con le nostre preghiere e tutto l'affetto del cuore la minizia e la comunitá sr. anna e suor irenea
RispondiEliminaBuon viaggio e occhio alla guida a sinistra specialmente alle rotonde!!!!!
RispondiEliminaCiao e grazie per il viaggio che faremo con voi.
Ciao a tutti!!
RispondiEliminaAttenti!! Vi stiamo spiando e vi vediamo tutte le sere dal blog.
Dopo quello di ieri, giovedi, Alfio e' sempre piu' convinto che sia stato proprio lui
a portare sfortuna nel viaggio scorso:-):-)
Avete gia' avuto le moto e chissa' dove state transitando mentre vi scrivo.......
Un abbraccio a tutti