domenica 23 gennaio 2011

sabato 22


Sabato 22 gennaio 2011
Siamo a Bobo Dioulasso dopo una buona cena a base di riso e carne tipico del luogo. Aspettando il caffè che Dino ha proposto e tutti abbiamo accettato volentieri. Giovanni ha già messo lo zucchero. Ormai sa già quanto zucchero vuole ognuno. Siamo al CAM (Centro Accoglienza Missionaria) della diocesi e l’accoglienza è stata ottima visto che le suore di Bamako avevano telefonato per prenotare per noi. Siamo avanti rispetto la tabella di marcia. Pensavamo di fermarci a Orodara o addirittura a Sikasso ancora in Mali, invece dopo la messa concelebrata a Bamako il sacerdote francese ha toccato il nostro orgoglio dicendoci che i francesi sarebbero arrivati sicuramente in giornata a Bobo. Allora se i francesi lanciano la sfida noi la cogliamo immediatamente e difatti eccoci qui. La partenza di Gian Luca si è fatta sentire sia in auto sia nel passare la frontiera. La sua presenza, pacata e sapiente, dava sicurezza. Grazie ancora per il tratto di strada fatto insieme.
Grazie a suor Janne siamo riusciti a uscire da Bamako senza troppi intoppi e prendere la strada per Sikasso e la frontiera per il Burkina. L’accoglienza delle suore a Bamako è stata toccante. Dopo il primo smarrimento dovuto al vedere due preti sporchi che non hanno nemmeno riconosciuto il vescovo in talare, ma in una semplicità sorprendente, si sono dimostrate di un’attenzione semplice e profonda. La cena condivisa con loro ieri sera era come se fossimo stati in famiglia. Dino e Giovanni sono stati immediatamente considerati come loro papà nel tipico atteggiamento africano. Molto bello. Ci hanno messo a disposizione il loro computer (quello con la tastiera cinese impostata in francese dove è stato molto difficile trovare le lettere).
La strada verso Sikasso è stata in sostanza bella. Tra un tratto di buche, un tratto (neanche troppo breve) di pista rossa e un tratto di bella strada larga. Ciò che ci ha colpito è che i cantieri erano organizzati e controllati da cinesi. Ormai solo la Cina investe in Africa e sta invadendo il mercato.
Il passaggio alla frontiera è stato veloce facilitato anche dalla finale della coppa d’Africa ander 21, vinta dal Burkina 2-1.
Il territorio attraversato è andato dalla savana molto povera di Bamako a quella più ricca della frontiera con il Burkina. La presenza dell’acqua è una vera benedizione. Dove c’è acqua con il sole e il calore tutto fiorisce e rinasce.
Più procediamo e più ci rendiamo conto che ciò che stiamo vivendo è proprio unico e sarà bello e allo stesso tempo faticoso trovare le parole per poterlo condividere. È un po’ come nella vita, appena provi a raccontare ciò che ti sta a cuore ti rendi conto che le parole diventano come goffe perché non rispondono appieno a ciò che hai vissuto. Forse il senso di questo blog è anche la possibilità di condividere immediatamente per quanto è possibile ciò che è questo viaggio. Grazie a Franco e a Caterina.
È bello in questo viaggio incontrare la chiesa di questi posti, condividere anche se solo per un pasto la vita portando con se anche solo un sorriso oppure una preoccupazione. È bello vedere come nell’accoglienza semplice si possa leggere anche la felicità di poter mettere a nostra disposizione ciò che si ha anche se poco. Questo è anche la comunione dei santi ed il bello della chiesa. Questo è anche ciò che ci fa guardare con occhi diversi anche ai tanti problemi o alle cose che si capiscono poco.
Questa sera non si può non ricordare la parrocchia della valle. Nel pomeriggio, mangiando polvere e cercando di tenere sulla strada le moto abbiamo pensato spesso al catechismo. In serata abbiamo trovato un messaggio di Francesca che ci aggiornava in tempo reale. Grazie! E grazie a tutti coloro che continuano a portare avanti la baracca anche quando noi non ci siamo.
Più il posto è povero più è facile vedere come le comunicazioni ufficiali sono affidate alle onde tradizionali: quanti dipoli semplici o doppi (non so come si chiamano in termine tecnico) e quanti ricordi degli amici radioamatori, anche loro portiamo in cuore: ik1jdy  zio Giovanni che ci ha passato la passione e ci aiuta a coltivarla, Bruno, Beppe (grazie dell’sms) Liliano, Domenico e tutti gli amici del 4a e dell’1a di cuneo che ho scoperto ultimamente e funziona benissimo in valle. Ricordiamo in particolare gli amici dell’ARI di Bra, Orazio, Marco, Flavio (viva il contest… quanti nominativi importanti qui!) e tutti quelli che conosciamo e ci conoscono.
Aspettiamo ancora la risposta per domani sera, non è facile trovare un posto per dormire: sono in festa alla cattedrale per qualche ricorrenza che non sappiamo. Ma ci sta pensando un diacono incontrato qui che sta cercando. Abbiamo chiacchierato di scuola, di seminario e ci ha raccontato che sono qui per il servizio pastorale domenicale. In Seminario per tutto lo stato del Burkina sono circa 80… non pochi ma certamente pochissimi se lo paragoniamo agli abitanti. Sempre bello incontrare il futuro di queste chiese.
Domani è domenica, la seconda che siamo fuori, grazie a chi ci copre e ci permette di viaggiare anche solo perché corre in valle per le nostre messe. Noi non sappiamo ancora dove celebreremo, si vedrà, magari domani sera arrivando alla capitale con calma.
Ora si chiude e si cerca di riposare, domani si continua. Aumentano le persone che pregano per noi, grazie, un abbraccio a tutti. 
uscendo da Bamako cenrcando di non perdere di vista l'auto della suore che ci deve accompagnare fuori città

Il fiume Niger. Lo attraverseremo di nuovo in Nigeria




Comincia il bello

e la polvere. Non perdiamoci di vista

Ci si sgranchisce le gambe

Questa era la visibilità!


Macelleria moderna. carne al fresco

Autostrasporti Villar



Il bollino blu è scaduto!

L'abbé Luc ci accoglie a Bobo

Ecco la situazione delle nostre moto

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