lunedì 24 gennaio 2011

lunedì 24

Carissimi tutti,
eccoci ancora ad aggiornare il blog. In sottofondo un gruppo di italiani se la conta... Ebbene si sono un gruppo di medici e infermieri che lavorano nelle loro ferie in questo ospedale bellissimo per il posto. Gente strana qui per un mese ad operare senza soste i casi più complicati. Ci sono giovani, meno giovani e pensionati. Fa pensare questo mondo chiassoso, stanco ma felice della giornata. Noi invece abbiamo continuato la strada passando un'altra frontiera quella del Benin, la più simpatica e piacevole. Tanto caldo in compenso, il termometro oggi è arrivato a 39. Strada bella e veloce, il posto che ci ha accolto ricorda già Mora con le montagne vicine... Uscendo da Ouagadugou sembrava un formicaio, un'infinità di gente che andava al lavoro a piedi, in bici e in motorino. Tanto smog incredibile... Poi strada verso la povertà. Ci hanno attraversato un bel gruppo di scimmie segno di essere in una riserva da safari. Poi tante capre e bimbi che escono da scuola.
Arrivati qui a Tanguieta vedo un'antenna da om simile a quella di casa e chiedo se la radio funziona. Provo un collegamento e sento in lontananza ik1jdy, ma non siamo fortunati, non riusciamo a farci sentire. Sarà per la prossima volta. Cena coi fratelli, indicazioni sulla strada e poi preghiera insieme al personale dell'ospedale. Ora vado a sentire i discorsi degli italiani. Che il Signore ci accompagni, domani 400km di strada non tanto bella dicono e poi ospiti dal vescovo di Kandi.
La serata con gli italiani è stata molto bella tra il sorridere per gli anni che avanzano (due ragazze compiono gli anni proprio oggi) e discorsi seri soprattutto legati alle impressioni che l'incontro con il mondo africano crea in ciscuno di noi. Bello ascoltare le sensazioni molto profonde e ben espresse avute nell'incontro con un bambino che chiedeva un regalo. Parole profonde come quelle delle poesie nelle quali ti ritrovi e le senti subito un po' tue. Bel regalo anche questo incontro inaspettato. Pensate che una dottoressa trovata qui viene in vacanza a Serre di Becetto e leggendo Rifugio Bagnur Valle Varaita sulla nostra maglietta ci ha salutato: "Buona sera Valle Varaita". Speriamo che possano venire a Sampeyre a presentare il loro libro.
Per adesso basta. Andiamo a dormire perchè domani ci aspettano altri chilometri e sicuramente altri incontri. 
ecco la poesia che sentiamo molto nostra
Uno stupido cadeau!

“Cadeau… monsieur cadeau… cadeau!”
Vocina fremente che distinguo dal niente.
Sul filo dell’aria calda come folata vitale.
Arriva decisa, arriva pulita nel suo chiedere.

Educati occhi, pieni di malinconica debolezza.
Mano aperta a desiderare il tutto e ricevere il niente!
Niente con cui crescere… nulla di primario alla vita.
Sorriso sincero, sorriso d’anima che ferita… ferisce.

Occhi che hanno appena versato, disperate lacrime.
Lucciconi ordinari che non rubano bellezza al viso.
Lui… subito le scorda, nel suo inseguirti implorante.
Incapace di frenare quelle gocce d’acqua… sorride.

Appena l’intravedo l’ultima… scivolare sulle nere gote.
Mi scopro a seguirla, morente, rimbalzare sulla rossa terra.
Spaventato dalla mia nudità interiore… sono in panico!
Vile! Distolgo il mio sguardo… per non incontrare il suo.

Frugo nelle tasche, mentre la mia anima, fruga il mio cuore.
Allungo indeciso un pennarello, colorato rosso. Proprio Rosso!
Stupido che sono! Stupido gesto. Piccolo stupido… cadeau.
A fatica, soffoco la mortale angoscia, nel cuore della mia anima.

Vedo casa mia. La mia donna. Mio figlio… e la nostra fortuna.
Guardo in basso… oggi non sono capace di nascondermi.
Guardo in basso e basta! Goffo… inseguo un cenno di saluto.
Che mi sappia dare aiuto nel mascherarmi… per poter negare.

Sebbene il voler celare la mia nuova lacrima…
che cade copiosa sulla sua vecchia…
appena versata e sconfitta con un sorriso…
sia la mia conferma di debolezza d’uomo.

                                                                                     Jeremia   Renzo Zavaroni


lo smog mattutino di Ouagadougou

rifornimento alle moto e poi per strada verso il Benin

Bici e motorini come bagagli

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anche l'asino cerca l'ombra


venditore di scarpe

non stanno mangiando i nostri resti!

Un saluto a chi con gentilezza lascia la strada libera

Dopo le formalità in uscita dal Burkina si marcia verso il Benin

Il confine tra Burkina e Benin

L'entrata dell'ospedale del Fate bene Fratelli dove ci fermiamo per la notte

Sorpresa! questa dottoressa viene in vacanza a Serre di Becetto

Una birra e una chiacchierata con gli italiani

Tutto il gruppo riunito
Un abbraccio a tutti

6 commenti:

  1. ...vi perdo di vista un fine settimana e mi siete scappati in Benin!!
    foto strepitose.
    Buona strada anche per oggi.
    Un abbraccio grande
    francesca

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  2. Anche le vostre toccanti parole accompagnate dalle belle foto, ci frugano nel cuore e ci fanno pensare. Non possiamo che ripeterci..grazie, grazie.Buon cammino e un forte abbraccio. Graziella e Renato

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  3. vedi vedi che la valle Varaita tutto sommato non è poi quell'angolino disperso che ogni tanto noi pensiamo che sia.
    Scherzi a aparte, la cosa che colpisce è il confronto con i nostri figli, che a volte non sanno neanche più cosa chiedere perchè hanno già tutto il necessario ed il superfluo, ma comunque sia chiedono ugulamente un qualcosa, che poi dopo poco finisce nel dimenticatoio...completamente ignorato...Quanto farebbe bene un viaggio come il vostro a tutti noi, anche se sono sempre più vicina al pensiero del vostro amico che qualche giorno fa ha scritto "tutti diaciamo che vi invidiamo, anche se siamo consapevoli che nessuno di noi, al posto vostro, avrebbe avuto il coraggio di partire". Un forte abbraccio a tutti e quattro, tenete duro, la meta si avvicina.

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  4. Molto bella e toccante la poesia. Il cadeau è una cosa con la quale bisogna prima o poi fare i conti, in Africa. Anche se le correnti di pensiero sono diverse. Anni fa ne parlavo con il Caid di un paese dell'Atlante marocchino che mi diceva che il concedere dei regali su richiesta è diseducativo per i bambini. A volte può essere addirittura fonte di risse fra loro per aggiudicarsi il cadeau (e questo mi è capitato di vederlo, in effetti..). Mi piacerebbe sapere quale sia il vostro punto di vista.
    Buona pista.

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  5. Cadeaux cadeaux... voi un cadeaux me lo avete fatto e anche grande. Grazie per avermi accolto in un pezzo di strada con voi.
    E' stato emozionante.
    Grazie a Dino e Giovanni, con i quali ho condiviso le lunghe giornate sulle strade polverose. :)
    Grazie Dons (all'inglese visto che domani entrerete in Nigeria) per le belle parole e per l'affetto dimostratomi.
    Sono felice di aver passato questi tre giorni con voi.

    Domani vi aspetta la Nigeria... in bocca al lupo alla frontiera, nella speranza che vada tutto liscio.

    un abbraccio da Abidjan
    gian

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  6. Quante belle persone avete incontrato e di cui ci avete raccontato!
    Un piccolo pensiero a tutti e quattro.
    Buona serata e notte,
    Chiara

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