lunedì 14 settembre 2015

Ottangwa 14 settembre ’15



Carissimi tutti,
abbiamo appena finito cena in quest’ultimo hotel della Namibia e raccogliamo qualche pensiero prima della notte. Come vi avevamo detto abbiamo optato per la strada più semplice anche se un poco più lunga visto che non sappiamo bene cosa ci aspetta da domani.
La strada come sempre si è fatta diritta e sempre uguale per molti km e la temperatura si è alzata velocemente per fermarsi stabile sui 37°.
La tappa prevedeva l’aggiramento da sud del parco visto ieri e poi la risalita verso nord per la strada che porta verso l’Angola. Ci siamo fermati per rifornimento (benzina e viveri per pranzo) in una cittadina dall’aria europea visti i supermercati e la gente per strada. È una zona di miniere e in tanti investono in questa zona, il livello industriale è alto. Poi verso nord e in nemmeno 50km tutto è cambiato… incredibile ci sembrava di essere in una altro mondo, molta più gente per strada molti più animali e soprattutto molta più povertà. Dalle industrie ad alcuni villaggi di capanne molto simili a quelle del Cameroun. Lo stesso per i colori, la polvere nel naso e tanti bambini che fortunatamente però erano all’uscita della scuola. (Qui ogni giorno è in funzione il “pedibus” e non per qualche centinaia di metri!)
Poi finalmente questa cittadina e questa oasi nel deserto dove ci troviamo. Veramente senza contatti in questo posto avremo faticato molto a trovare. (Veramente molte grazie ad Elisabetta di Latitudine24)
Riposato un poco poi abbiamo cercato contatti per il passaggio di domani in Angola. Come sempre le dogane e paesi nuovi fanno crescere un po’ di apprensione e timore. Da qui ci sono 60km poi frontiera e poi una bella tappa per arrivare a Lubango dove saremo ospitati dal vescovo dom Gabriel. Non lo conosciamo ed è p. Guillaume di Luanda che lo ha contattato. Da lui abbiamo anche preso informazioni sulla strada, sui tempi e sul cambio. Tutto dipenderà dal tempo in dogana e dalla gente sulle strade. Qui eravamo abituati a strade ottime e quasi deserte ma sappiamo che non sarà più così. Inoltre ci hanno detto che col crollo del prezzo del petrolio l’Angola sta faticando tantissimo e la svalutazione è alle stelle per cui il cambio varia da giorno a giorno. Anche il cambio è meglio farlo per strada… Vedremo Dino ha già tutto preparato!!!
Ringraziamo per questi giorni in questo paese bello ma strano nello stesso tempo… poca gente, un paese che lavora e investe soprattutto per il turismo ma anche un paese segnato da migliaia di km di filo spinato, tutto è recintato, forse per proteggere dagli animali o forse non solo… Tanti bianchi almeno fino agli ultimi 100km dove ne abbiamo visti meno e il livello di vita si è vistosamente abbassato.
Un grazie a tutti voi che ci seguite e ci ricordate… Dimenticavamo, da domani si torna a viaggiare a destra!
Ma soprattutto fino alla fine sappiamo di essere attesi da missionari e questo ci fa molto piacere.
Buona notte

Africa...

Il passaggio delle moto dà gioia a tanti o almeno incuriosisce i piccoli studenti

Il peso della vita è sulle donne

L'alba africana

Tipico mercato di strada

1 commento:

  1. Uma boa viagem!! per tenervi in allenamento con il portoghese angolano-brasileiro potete cercare di scoprire cosa è il mata-bicho :)
    (non so se un vescovo userebbe un'espressione così,quindi magari non chiedete a Dom Gabriel...) Um abraço!

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