sabato 22 settembre 2018

Sabato 22

Cambio ruota...

Paesaggi africani conosciuti

Serata in pizzeria tutto ottimo

Il futuro è in mano ai giovani


Fratel Sandro

Padre Zanetti


Valvaraita pneus

E' più facile cambiare la gomma alle mucche


Carissimi tutti

Vi scriviamo da un albergo di Dodoma dove le suore della consolata tramite Giovanna (una signora italiana che è arrivata qui giovane cooperante e adesso continua a lavorare per i ragazzi di strada finanziandosi anche attraverso una pizzeria in cui siamo andati a mangiare questa sera) ci hanno prenotato.
Questa mattina siamo partiti alle 6,30 da Dar es Salam con il padre Evaristo per Dodoma. Uscire da  Dar non è stato per nulla facile. Già partendo a quell'ora c'era parecchio traffico e in più per parecchi chilometri i limiti sono a 50 km/h con una massiccia presenza di polizia sulla strada a controllare soprattutto la velocità. Quindi ci siamo messi in coda e bravi bravi e siamo usciti da Dar impiegandoci più di un ora.
A Morogoro ci siamo fermati per fare colazione nel seminario della consolata dove ci ha accolto fratello Sandro. Il mondo è proprio piccolo dato che aveva fatto il noviziato nel lontano 1968 alla Certosa di Pesio e in più conosceva molto bene padre Daniele Giolitti per averlo incontrato quando si era affacciato alla Consolata per decidere della sua vocazione. Sempre bello scoprire amici comuni e far sì che le persone incontrate diventino nuovi amici.
Ripartiti siamo ancora andati a salutare padre Zanetti (trevigiano) al noviziato della Consolata. Nei suoi occhi si poteva leggere la storia della presenza della Consolata in Tanzania dato che è dal 1967 che si trova qui in diversi luoghi.
Ripartiti definitivamente da Morogoro riprendevamo la strada per Dodoma ma dopo qualche km l'auto ha cominciato a sbandare sull'asfalto  reso insidioso dal passaggio di tanti mezzi pesanti che lo avevano segnato con profondi solchi. Avevamo bucato. Accostarsi su una strada africana è sempre una piccola impresa dato che le scarpate sono profonde e taglienti. Scesi dalla carreggiata della strada ci mettevamo al lavoro. Sembravamo quasi i meccanici di Formula Uno tranne per una piccola differenza. I meccanici ci Formaula Uno sono efficienti anche perchè hanno dei mezzi super efficienti mentre a noi mancava la cosa più fondamentale: il crick. Non è che non ci fosse, ma quello che c'era non riusciva a sollevare la macchina in modo tale da poter sostituire la ruota. Pensare che sulla macchina che è nel container abbiamo ben due crick! Abbiamo provato in tutti i modi, con pietre sotto le balestre e scavando un buco. Alla fine abbiamo fermato un'auto per chiederlo in prestito.
Finito tutto sotto gli occhi di una piccola folla di pastori masai, siamo ripartiti pet fermaci al primo gommista sulla strada. Tra una fermata e l'altra abbiamo perso più di un ora e così siamo arrivati a Dodoma solo verso le 18. 12 ore per fare 450 km. Non male.
Arrivati a Dodoma e dopo una doccia siamo andati a fare cena nella pizzeria di Giovanna. Durante la cena si è creato immediatamente il bel clima di quando si è in viaggio allegro e scherzoso con Roberto che dava il meglio si sè con battute e considerazioni che sanno strappare una risata a chiunque.
Adesso siamo in albergo e tra poco andremo a dormire.
Domani andremo a vedere le campane della cattedrale montate da Dino nel 1996 e andremo a visitare padre Cesare che conosce Dino e qui a Dodoma fa dell'ottimo vino. Incontreremo Giovanna della pizzeria e poi ci incammineremo verso Iringa dove ci attendono le suore.
Vi racconteremo.
A domani e grazie dei messaggi di incoraggiamento che ci avete inviato.

2 commenti:

  1. Come sempre avete il dono di riuscire a trovare il profondo ed il bello delle persone e dei luoghi che incontrate anche quando tutto all’inizio sembra un problema.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  2. Buon riposo ragazzi, e state sereni. Grazie per i bellissimi resoconti e le tante foto che descrivono le vostre giornate. Speriamo di cuore che il prossimo vostro messaggio porti buone notizie.
    Noi siamo ormai in California e tutto va bene.
    Un abbraccio. AeD

    RispondiElimina