Carissimi tutti
Siamo a Dilla dai padri salesiani dopo una
tappa non troppo lunga ma impegnativa. Sta mattina abbiamo iniziato con la
messa nella cappella della casa provinciale delle suore comboniane. Messa in
inglese che ci ha fatto sentire quanto ci manca questa lingua. Meno male che a
colazione si è potuto parlare italiano, perché altrimenti la nostra
comunicazione sarebbe stata molto limitata. Questa è un’altra diversità dal
viaggio fatto due anni fa. Il non saper comunicare se non lo stretto necessario
per poter chiedere informazioni sulla strada da percorrere, fa fare un bagno di
umiltà e fa pensare a quanto deve essere difficile arrivare in un paese dove
non si riesce a farsi comprendere. Sarebbe importante ricordarcelo un po’ più
sovente.
Dopo una buona colazione con un ottimo caffè
abbiamo nuovamente caricato la macchina e le moto lasciando alle suore qualche
pacco di vestiti per i bambini delle loro missioni. Dato che in Etiopia fa
molto freddo, vista l’altitudine, siamo rimasti d’accordo con suor Mariolina di
rimanere in contatto per pensare di inviare dei pacchi con coperte e babbucce
di lana per i bambini dei villaggi da loro serviti. Potrebbe essere una buona
idea per il “gruppo del mercoledì” di Sampeyre.
Il momento dei saluti è sempre difficile anche
se la persona che si deve salutare è da poco che la si conosce; questo è
successo un po’ con suor Mariolina. Con lei si è creato subito una sintonia su
tante cose. Speriamo veramente di rimanere in contatto anche per un possibile
viaggio in Etiopia del gruppo “Perché no?”. Dopo averci dato le direttive per
uscire da Addis Abeba, siamo partiti e senza accorgerci ci siamo persi nel
traffico della capitale. Meno male che la gente è molto gentile e disponibile a
dare una mano a un gruppo di disperati come noi.
La strada che abbiamo percorso seguiva per i
primi 70 km quella che collega la capitale a Gibuti, quindi molto trafficata.
L’inquinamento è impressionante e viaggiare dietro a camion che quando
accelerano non li si vede nemmeno più, ci ha riempito i polmoni sporcizia.
Arrivati a Mojo abbiamo preso la strada che ci condurrà domani a Mojale. In 100
km il paesaggio è passato dalla steppa dell’altopiano della capitale alla
foresta. Il verde ci ha colpito immediatamente e ci ha riempito gli occhi. La
terra si è fatta rossa.
Trovare la missione salesiana di Dila non è
stata difficile anche perché la chiesa ha un campanile che svetta al di sopra
di tutto. Se il mondo è bello perché è vario, quello della missione e del modo
di viverla è la varietà allo stato puro. Il mondo salesiano colpisce sempre per
la sua efficienza e la sua capacità di impiantare anche nel posto più lontano
delle scuole tecniche e non solo, da far invidia all’Europa. Fratel Sergio, il
salesiano che ci ha accolto e che viene da Alba, qui è un’istituzione. Tutti
quelli che hanno un problema elettronico o elettrotecnico, vengono da lui
perché lo risolva. Ormai è da 20 anni che è qui e i suoi allievi sono già tutti
nel mondo del lavoro a cavarsela. Oggi accompagnandoci a vedere le strutture
della missione, ci ha raccontato un po’ la sua vita ed è stato bello ascoltare
le sue storie legate soprattutto al mondo del lavoro. Ci faceva notare che qui,
come in quasi tutti i paesi d’Africa, ciò che manca sono i tecnici capaci di
riparare i mezzi quando non funzionano più. La loro scuola diventa, non solo
per la città di Dila, ma anche per tutta la regione, molto importante.
Adesso andiamo a dormire. Siamo tutti stanchi
e domani ci attendo circa 400 km di strada e la dogana con il Kenia. Dovremmo
andare a dormire a Mojale nella parte keniota. Le informazioni sulle condizioni
della strada, sono abbastanza buone. Ci dovrebbe essere asfalto quasi ovunque,
tranne in un tratto dove stanno rifacendo il fondo stradale. Speriamo di
potervi dare notizie buone domani sera.
Un abbraccio a tutti
Salutiamo e chiediamo informazioni sulla strada a suor Mariolina |
La chiesa e il campanile della missione salesiana di Dila |
Piantagione di ananas della missione |
Fratel Sergio, salesiano di origini albesi |
Tratto di strada verso Dila |
Le scuole della missione |
Fratel Sergio ci racconta con passione del suo lavoro |
L`ananas sulla pianta. Tutto qui e rigoglioso |
CIAO a voi. !! vediamo con curiosità e soddisfazione che il vostro lungo cammino procede più spedito e su vie piu' sicure!! una curiositá mia :dove hai comprato Luca quei multicolori,fosforescenti infradito? made in ??? sun propri bei!! (foto 7) Un.saluto con simpatia a voi da bruno e rosanna di brossasco. P. s. : da Nadia di Pontechianale un CIAO a tutti con l'augurio sincero di un buon cammino verso la meta!!
RispondiEliminaUn saluto caro da noi tutti. E un abbraccio
RispondiEliminaFederico e Maria teresa
Ciao a tutti siamo felici di vedere che il vostro viaggiocontinui un po piu tranquillo. Qui in argentina e tutto molto bello particolare e fuori da ogni standard europeo. Vi ricordiamo sempre con gioia. Condividere con zia e le sue consorelle questo pezzo della nostra vita e veramente una grazia grande. Tanti saluti, un abbraccio forte a tutti Ivo, Luisa,Alice,Emanuele Zia Annamaria, Suor Irenea e suor Annamaria.
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