lunedì 4 febbraio 2013

Carissimi tutti

Siamo a Kartoum nella casa provinciale dei comboniani. Una casa che trasuda storia delle missioni comboniane in queste terre. Abbiamo celebrato nella chiesa costruita 99 anni fa in una Kartoun del tutto differente da oggi.
Padre Eugenio ci ha accolti come vecchi amici e questo ci ha scaldato il cuore. Non che ce ne fosse bisogno dato che oggi, per la prima volta, abbiamo avuto caldo arrivando.
Ma andiamo per ordine. Ieri non abbiamo scritto perché a Dongola dove abbiamo dormito non c'era possibilità di connettersi alla rete.
Da Wadi Halfa siamo partiti nel primo pomeriggio. Dopo aver sdoganato le moto verso le 12 siamo ancora andati all'ufficio immigrazione per vidimare il visto e registrare il nostro ingresso nel paese. Tra una cosa e l'altra siamo riusciti ad avere i passaporti solo alle 13.30. Abbiamo ancora avuto il tempo di conoscere una coppia (un tedesco e una australiana) che stavano facendo il giro dell'Africa con due moto inglesi diesel che a vederle così tenevano insieme per misericordia. Ci siamo sentiti piccoli. Il mondo è proprio grande e c'è spazio per tutti e girandolo incontri le persone più particolari che non avresti mai immaginato.
Salutato con un grosso abbraccio Mazar (colui che ci ha aiutato a districarci nel labirinto degli uffici sudanesi), ci siamo messi in viaggio. Ci aspettavano 400 km di strada molto bella che ci ha condotto a Dongola.
Il paesaggio era un continuo mutare tra deserto e visione delle palme sulle rive del Nilo. è impressionante vedere come al di là di pochi centinaia di metri vicino alle acque del Nilo non c'è più nulla, ma veramente nulla.
Sulla strada verso Dongola abbiamo nuovamente incontrato la coppia ceca e con loro abbiamo cercato un albergo. Non essendo una zona molto turistica, l'albergo che abbiamo trovato non era proprio di prima classe, ma, ormai, tutto andava bene.
Sta mattina sveglia presto e già alle 7.30 eravamo in moto verso Kartoun.
Dopo 160 km abbiamo lasciato il Nilo e ci siamo inoltrati nel deserto. Più di 300 km di nulla con soli due punti acqua più o meno a metà strada.
Kartoun è una città grande, ma non molto caotica e non abbiamo faticato molto a trovare la casa dei comboniani. Dopo tanto deserto, ritrovare il Nilo è veramente uno spettacolo di verde e di vita.
Con la coppia ceca ci eravamo detti che se avevano bisogno avrebbero potuto venire anche loro dai padri comboniani e difatti nel tardo pomeriggio sono arrivati.
Noi appena arrivati siamo ancora andati all'ambasciata etiope per allungare ancora il visto. Dato che era già chiuso, ritorneremo domani mattina prima di ripartire.
Ora siamo tutti nella stanza di Luca a chiacchierare sulla giornata e non solo, dopo aver chiacchierato con padre Eugenio.
Tra poco andremo a dormire. Domani ci attende una lunga giornata. Ambasciata e strada fino a Gedaref.
Speriamo bene.
Non sappiamo se domani troveremo una connessione quindi forse ci sentiremo solo tra qualche giorno.
Grazie di tutto e un abbraccio a tutti

Le acque del Nilo e sullo sfondo il deserto

Chi sta fotografando chi? La coppia di cechi

L'acqua dona vita

Alla sera un buon caffè italiano è apprezzato da tutti

Dopo qualche km ci supererà ad oltre 130 km l'ora. Pazzesco!

8 commenti:

  1. ciao a tutti,alle 20,20 ho stampato la vostra ultima relazione,sono contento che il viaggio di questi due giorni sia andato bene e vi abbia fatto dimenticare le traversie patite e guidando vi siate caricati di ottimismo per i giorni futuri.Un caro saluto da Rita e Lello che debitamente informati hanno sofferto e ora viaggiano con voi nelle loro preghiere.Buon viaggio vivete forte e abbiate cura di voi zio Giovanni & Annarita

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  2. Carissimi,
    siamo felici che abbiate finalmente raggiunto Kartun e l'accoglienza calorosa nella casa dei Comboniani
    Vi seguiamo sul blog e sulla mappa; vi pensiamo sovente e vi raccomandiamo al buon Dio che, pur con mille cose importanti da fare, sicuramente ogni tanto butterà anche un occhio su questi suoi due dipendenti un pò "monelli".
    Restiamo in attesa di vostre nuove e vi salutiamo con il simpatico augurio che sovente si usa in Francia per chi viaggia: BON COURAGE!
    Un abbraccio
    Dino e Anna

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  3. Ciao a tutti! Stiamo leggendo appassionatamente la vostra avventura e vi auguriamo un caloroso BUON VIAGGIO!!
    A presto!
    Andrea e Denise

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  4. moto diesel? forse son meglio moto benzina! oh buon viaggio a voi,ora avete preso l'andi ! bellissime le descrizioni, le foto! bravi ,ottimisti pur nelle tante difficoltà !!!ciao da bruno e rosanna di brossasco

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  5. Aspettando a Ivo Luisa e i bimbi domani ci rallegriamo con voi che come si dice qui "Dios aprieta pero no ahorca ossia Dios stringe ma non soffoca,e cosí tiraiamo il fiato con voi viaggiando con la nostra preghiera e tutto il nostro affetto ciau la mini zia Maria e company

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  6. Buen camino! Così dicono in Spagna ai pellegrini.
    Sono contenta che stiate procedendo con i vostri mezzi.
    Vi ricordiamo spesso nei nostri pensieri.
    Ciao!

    Anna P.

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  7. UEILA'CE L'AVETE FATTA! finalmente in cammino,come vi invidio!vorrei essere con voi per vedere quel paese così selvaggio eppure così bello e vorrei vedere le moto diesel sono molto curiosa.E per quanto riguarda l'autobus,evviva sembra ai nostri!
    Spero che da ora in poi tutto fili liscio e che possiate concludere il viaggio come da programma.grazie per la cronaca quasi giornaliera del viaggio,ci fate sognare con voi.
    A la buena de Dios!Bruna da Casteldelfino

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  8. Finalmente potete dare sfogo, con le moto, alla vostra voglia di viaggiare e per dirla con Lucio Battisti....

    "Sì viaggiare
    evitando le buche più dure,
    senza per questo cadere nelle tue paure
    gentilmente senza fumo con amore"

    E visto che vi hanno augurato buon viaggio in tutte le lingue vi diciamo anche noi have a good trip.
    Un forte abbraccio
    Aldo e Rinalda


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