Carissimi tutti,
tutti insieme nella camera di Luca aspettiamo la luce in questa mastodontica città che è Maidouguri. Non c’è luce se non la sera oppure per chi se la fa con generatori. Che strano mondo è la Nigeria, oggi l’abbiamo tagliata per quasi 600km sferzati da un forte vento laterale molto fastidioso. Viaggio veloce rispetto ai km, strade ottime anche se parecchio trafficate. Sulla strada c’è di tutto, un mondo in movimento, in continuo movimento. Da Jos si scende per 200km e senti il caldo salire poco a poco notando la povertà aumentare. Tante scuole chiuse, tante costruzioni abbandonate, sembra un mondo in sfacelo. Dobbiamo dire che questa parte ha più strutture e più strutture nuove, buon segno ma basta guardare oltre la strada e il mondo è ancora diverso e povero. Tanti controlli lungo la strada ma per il momento molto gentili, curiosi per le moto, sorrisi, pacche sulla spalla e… si continua. Ancora un pranzo all’ombra incuriosendo due donne pool che parlottano tra loro forse ci trovano molto strani nelle nostre tenute e nel nostro parlare oltre che per il colore della pelle.
Guardiamo la cartina e ci stupiamo del lungo percorso fatto, che bello, abbiamo ricevuto da suor Lucia, domani saranno ad attenderci alla frontiera. Sembra strano esser qui, quante volte abbiamo già ringraziato il buon Dio, la prima meta è vicina poi bisognerà cominciare a parlare di ritorno… Ma prima ci gustiamo l’attesa e la bellezza del sentirci vicini a chi è lontano e a chi ormai ci è vicino. Da una parte la tensione sale e dall’altra scende. Ci hanno appena detto che la strada per la frontiera non è bella e allora partiremo ancora presto. Luca sbuffa un po’ ma… è meglio partire presto e gioire presto dell’incontro. Speriamo di non aver noie alla frontiera ma ormai ci siamo quasi abituati, sorrisi, parli poco, fai complimenti, due battute possibilmente sul calcio o sulle moto e speri che tutto vada bene. Siamo felici, è incredibile che viggiamo insieme quasi da 20 giorni e dopo poco tempo in camera ci ritroviamo in quella più bella a scrivere, parlare semplicemente star insieme.
Mangeremo coi preti locali, il segretario del vescovo, un prete che parla italiano e altri… Ci hanno accolto molto bene, purtroppo la situazione è tesa e la cattedrale come a Jos sorvegliata dai militari che danno sicurezza ma insieme paura. Ci hanno spiegato che nessuno sa bene la causa delle violenze tra polizia e gruppi vari ma che ci sono taglie per tutti se si riesce ad uccidere un rivale, questo genera violenza da tutte le parti. Un po’ di tristezza per tutto questo non ci rendiamo mai sufficientemente conto del valore della pace in cui viviamo. C’è gente che non ha mai visto pace o ha solo respirato violenza, noi per fortuna non sappiamo neanche più cosa sia la guerra o la violenza: quale dono e quale responsabilità dovremo sentire per quello che abbiamo ricevuto gratis.
Di fronte alla nostra camera c’è la cappella, luogo di pace che sostiene e ha sostenuto il nostro andare. Aspettiamo cena poi nanna domani si continua
Un abbraccio a tutti
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Con padre George prima della partenza da Jos |
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Bancarelle di arance. Il nostro pranzo |
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Donne Peul incontrate per strada |
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Qui è il distributore che riempie la cisterna. Proprio il mondo alla rovescia |
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Entrata nella città di Maiduguri |
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Il prossimo viaggio lo facciamo con questa? |
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Lavori in corso. Dedicata a Marco |
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C'è gente su ogni mezzo. L'importante è muoversi |
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Ristorante all'aperto per pranzo. Qualche arancia e banana e un sorso d'acqua e via |
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Anche il gasolio bisogna contrattarlo e fare attenzione alle fregature |
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Chi attira di più l'attenzione? le moto o il personaggio losco che si nasconde in mezzo? |
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Trasporto bestiame. Non si vedono bene ma ci sono due piani di asini |
Anche questa sera ci avete dato lo spunto per riflettere; abbiamo mangiato cena a casa nostra con un amico comune (Claudio)ed abbiamo parlato tanto di voi e del vostro viaggio. Ci fa piacere leggere che tra i vostri prossimi pensieri ci sia anche il ritorno, ma per ora godetevi Mora e tutto ciò che quel posto vi darà in emozioni, gioie, pensieri, profondità.Un abbraccio
RispondiEliminaP.S. Grazie per l'ennesima dedica