giovedì 17 gennaio 2013



Carissimi tutti

Che giornata!
Sveglia alle 6.30 per poter essere pronti alle 7.15 in cortile con tutti i documenti in nostro possesso per poter sveltire le pratiche. Ieri sera infatti ci avevano detto che dovevamo andare in un ufficio per fare una delega che avrebbe permesso ad un ufficiale di poter trattare le nostre carte all’interno del porto. Alle 8.15 eravamo già all’entrata dell’ufficio con tutto il necessario. L’ufficio apriva solo alle 8.30. Abbiamo dato un passaporto per segnare il nostro turno. Essendo arrivati molto presto eravamo il numero 4. Una volta entrati ci siamo accomodati. Abbiamo aspettato fino alle 9.30 per sentirci dire che eravamo nel posto sbagliato e non avevamo il timbro giusto sul passaporto. Quindi siamo andati all’ufficio immigrazione per il timbro e siamo andati ad un altro ufficio che però ci hanno detto che loro non erano autorizzati a rilasciare il documento che ci serviva. Siamo ritornati alla partenza e dopo un po’ di coda ci siamo sentiti dire che non era ancora l’ufficio giusto ma che dovevamo ancora andare da un’altra parte. Arrivati infine nell’ufficio “giusto” siamo riusciti ad avere la delega ufficiale che autorizza un tale Mohamed a trattare le nostre carte all’interno del porto per poter sdoganare i mezzi. Tutto questo con degli spostamenti all’interno di un traffico infernale dove non si capiva più da che parte eravamo girati e dove stavamo andando e a fare che cosa. Dopo tutto questo abbiamo incontrato Mohamed (crediamo sia della Messina) a cui abbiamo dato i fogli delle deleghe e che ci ha chiesto un po’ di soldi (parecchi in verità) con i nostri passaporti e i Carnet di Passage en Douane. Speriamo che domani tutto si risolva per il meglio.
L’esperienza che però abbiamo vissuto è indescrivibile. Ci dicevamo, negli spostamenti e nelle code fatte agli uffici, che queste cose non saremmo riusciti a descriverle. Meno male che con noi c’era suor Hèlen che parla un ottimo italiano e sa sbrigarsela all’interno della burocrazia egiziana. Veramente le suore ci hanno adottato e chi con noi, chi da casa con il telefono, seguono con apprensione le nostre vicissitudini. Se è vero che abbiamo portato un po’ di novità all’interno del convento, dall’altra, nel momento in cui ce ne andremo, tireranno un sospiro di sollievo. Pensate un po’: non ci avevano mai conosciuto; ci hanno accolto, ci hanno scorazzato in lungo e in largo per Alessandria e dintorni e oggi in più ci hanno pure imprestato parecchi soldi egiziani per poter mandare avanti le pratiche. Veramente degli angeli. In più sanno pure tenere alto il nostro morale, quando ci vedono un po’ demoralizzati. Se riusciremo a fare il viaggio, sarà sicuramente anche per merito loro.
Anche questo è il viaggio e fa esperienza per il futuro. Sicuramente oggi abbiamo provato la nostra pazienza e abbiamo avuto modo anche di conoscerci meglio proprio notando il modo di reazione di fronte alla difficoltà. Era interessante vedere come ognuno di noi viveva in modo diverso il dover aspettare e il passaggio dall’euforia di aver risolto una cosa alla frustrazione di scoprire che c’erano ancora altri problemi. Meno male che siamo una squadra e che quindi ci aiutiamo a vicenda in questi momenti difficili. Se fossimo da soli, forse avremmo già lasciato perdere.
Domani sveglia presto perché dobbiamo essere pronti per andare al porto e forse fare una nuova giornata per uffici. Se riusciremo ad avere i mezzi nel pomeriggio, venerdì partiremo prestissimo per Assuan per non perdere una settimana dato che il traghetto per il Sudan c’è solo alla domenica.
Un abbraccio a tutti e un grazie a Gianluca che da lontano, in mezzo al suo lavoro, ha vegliato sulle nostre vicissitudini. Speriamo che arrivi presto con noi.
Un abbraccio a tutti e a presto

L`ansia nell`attesa di capire cosa c`era da fare

ogni posto va bene per giocare al biliardo

Uno dei tanti uffici in cui siamo entrati

L`attesa in mezzo ad altra gente che come noi aspettava il proprio turno

Il pagamento e la consegna dei documenti con suor Helen

6 commenti:

  1. Leggendo le vostre peripezie la mente è subito corsa a ciò che avete scritto sul blog nella pagina dedicata alle vostre presentazioni "Luca ottimista, filosofo...ed esperto in burocrazia di viaggi". Mi sa che in questo caso la sua esperianza si sia centuplicata, perchè un'avventura del genere vi rimarrà nella mente e nel cuore. Giocare in squadra aiuta, da casa vi seguiamo e facciamo il tifo per voi. Elisa

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  2. Ciao don,
    vi seguiamo con trepidazione,leggendo le notizie che di giorno in giorno ci fate avere: speriamo che tutto si risolva in fretta! Domani sarà il giorno giusto, lo sento!!.
    Ieri, durante la liturgia della parola abbiamo pregato anche per vo... le preghiere, fatte con il cuore funzionino sempre! Un abbraccio a tutti...In bocca al lupo! Francesca

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  3. Forza ragazzi, siamo con voi!! Cavolo, ci fate davvero stare con il fiato sospeso! Ma siamo sicuri che andrà tutto bene, anche questa avventura contribuirà a rendere unico il vostro viaggio!...E poi, d'altra parte, a voi le cose troppo semplici non piacciono, vero? Baci!! Sere e Max

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  4. Ma non lo sapevate che i funzionari egiziani e italiani frequentano gli stessi corsi di aggiornamento professionale per snellire in modo semplice e dalla parte dei cittadini tutte le pratiche???Forse l'idea più giusta è farsi una bella partita a biliardo come da foto....oppure prenderla con filosofia ( vero Luca?). Comunque....buon viaggio quando inizierete, noi siamo con voi.
    Ciao Sergio e Marcella

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  5. Ma È normale che vi facciano pagare tutti quei soldi?? Alla fine la vostra e' una missione!!!!

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  6. Dai, dai, dai!!! E' qui che si vede a che cosa serve la filosofia.
    un abbraccio

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