martedì 15 gennaio 2013



Carissimi tutti

L’attesa è sempre difficile da vivere perché fa sentire impotenti e fondamentalmente in mano ad altri che tante volte non sono nemmeno delle persone fisiche con le quali potersi confrontare o con le quali potersi arrabbiare. Tante volte nei giorni che ci hanno preparato al Natale e poi durante le feste abbiamo parlato di attesa e di saper vivere l’attesa come momento importante. Ora ci è chiesto di vivere questa attesa in prima persona e ti sembra che quelle parole che ti pareva di aver appreso e di possedere non possano valere per ciò che stai sperimentando.
Oggi abbiamo vissuto un altro giorno di attesa e di tante parole dette tra di noi e scritte al computer per comprendere il perché dei problemi alla dogana. Siamo passati da un doccia fredda quando ci hanno detto che con le carte che avevano trasmesso dall’Italia per il nostro container non avremmo mai potuto sdoganare i mezzi, all’aver risolto il problema, ma con il dover attendere che i fogli arrivino dall’Italia. Sta sera ci hanno confermato che i documenti sono partiti dall’Italia e dovrebbero arrivare domani pomeriggio o mercoledì mattina e che, poi, le cose dovrebbero farsi abbastanza in fretta.
Non è facile accettare di essere impotenti e di non potersela prendere con nessuno, ma solo con la burocrazia italiana che ti dice e ti ripete “abbiamo sempre fatto così, quindi non cambiamo procedura” anche quando questo vuol dire non poter sdoganare.
Meno male che le suore che ci hanno accolto ci stanno trattando da re e non solo nel mangiare, ma anche in tante piccole attenzioni nei nostri confronti e nei confronti delle nostre preoccupazioni. Oggi dovendo attendere e quindi dovendo stare prossimi del computer per poter sapere come evolvevano le cose, ci hanno proposto di fare una passeggiata per Alessandria d’Egitto e sta sera dopo la cena siamo stati con loro e ci hanno fatto ridere raccontando le loro vicissitudini nell’imparare l’italiano. È stata proprio una bella serata in famiglia. Ci hanno detto che adesso questa casa la dobbiamo sentire anche un po’ casa nostra, anche per il futuro.
Domani (per voi sarà oggi) ci accompagneranno a El Alamein cimitero monumentale degli italiani morti nella seconda guerra mondiale. Al ritorno ci fermeremo ad un monastero copto. È bello scoprire l’Egitto attraverso i loro occhi e i loro racconti. Tutto ciò che abbiamo letto su questo paese e sulla sua storia recente acquista una profondità nuova.
Speriamo domani arrivino i documenti.
Un grosso abbraccio a tutti 

Aspettando si passeggia e si ascolta... La data dice la lunga attesa!


Colori profumi di bonta`

6 commenti:

  1. Speriamo con voi per l'arrivo dei documenti che diventano sempre più sospirati.....
    Fa effetto pensarvi in Egitto sul lungomare e vedervi imbaccuccati quasi come a Sampeyre. La temperatura non deve essere altissima.
    Sara oggi pomeriggio è tornata a casa.... speriamo in un recupero rapido.
    Un abbraccio
    Paolo e Silvana.

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  2. speriamo risolviate tutto in fretta. certo con le sorelle che vi trattano come dei re .....evviva la burocrazia italiana diremmo noi un po' invidiosi ciao a presto luisa renato gretha vale manu silvia

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  3. vi seguiamo e vi abbracciamo in questo momento di faticosa attesa.. :)
    laura e marco

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  4. ... un pensiero e un forte abbraccio!
    Vi leggeremo costantemente.
    Ilaria e Sandro

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  5. Un grande abbraccio e augurio. Spero e prego che tutta la situazione si sblocchi! Qui tutto bene.
    Ciao
    d Pierangelo

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  6. calma e pazienza! un abbraccio, francesca

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