venerdì 25 gennaio 2013


Carissimi tutti

Fino adesso se dovessimo definire questo viaggio lo potremmo chiamare "il viaggio della pazienza".
Oggi è stata un'altra giornata di attesa, ma che, grazie ai padri comboniani, ci ha dato modo di conoscere un altro pezzo di storia di questo stupendo paese che è l'Egitto.
Questa mattina alle 9 siamo partiti con una guida locale alla volta dell'isola di Philae al tempio della dea Iside. Oltre alla maestosità del tempio, ciò che ci ha colpito è da un lato la sua realizzazione nell'antichità, e dall'altro il lavoro che gli italiani hanno fatto per riportarlo alla luce dopo che a causa della prima diga sul Nilo realizzata nel 1902 era stato sommerso dalle acque. Se la prima realizzazione era stata veramente un lavoro faraonico, il secondo non è stata da meno. Hanno costruito una doppia diga attorno alla tempio lunga 850 m e poi l'hanno riempita di sabbia per poter togliere l'acqua e successivamente smontare il tempio e ricostruirlo successivamente su un isola più alta. Il lavoro è durato 8 anni, certo non da paragonare alla prima costruzione, ma, comunque, lavoro ciclopico.
Successivamente siamo saliti sulla nuova diga costruita dai russi negli anni '70. Anche questa una costruzione faraonica che ha dato origine al lago Nasser lungo 500 Km che lunedì navigheremo fino in Sudan a Wadi Halfa. Dalla cima è impressionante vederne l'estensione che si perde all'orizzonte.
Nel pomeriggio siamo andati a visitare il monastero di San Simone costruito nel quarto secolo. Questo fu uno dei luoghi dove nacque il monachesimo cristiano. Adesso è in rovina, anche se accanto ne stanno costruendo uno nuovo molto grande che però non ha ancora monaci.
é strana la senzazione che questa chiesa manda. Da un lato c'è una grandissima tradizione che affonda le sue radici fin dagli inizi del cristianesimo e da dove hanno preso le origini anche le nostre tradizioni monacali, dall'altra i segni della chiesa contemporanea sono alle volte contrassegnati dalla fatica del cammino ecumenico. C'è ancora un altro fatto che ci ha fatto riflettere. I missionari che qui vengono si devono confrontare non solamente con una realtà non cristiana (per esempio il mondo musulmano), ma anche con una chiesa che qui ha resistito e perseverato anche in mezzo ad un mondo ostile e che ha la propria storia scritta e radicata nel più profondo della carne. Forse è per questo che alle volte la volontà di dialogo con il mondo musulmano, viene vista più come un dimenticare o cancellare il sangue o almeno le fatiche di una difficile convivenza, che un rispondere ad un appello evangelico.
Veramente la realtà è sempre più complessa di quella che può apparire anche ad uno sguardo che cerca di essere attento.
L'incontro con questi padri combiniani, come con le suore francescane ad Alessandria e ad Assiut, ci stanno aprendo gli occhi e il cuore su una realtà che, veramente ci era sconosciuta.
In mezzo a tutte queste cose e riflessioni siamo anche riusciti a provare la moto sulla sabbia. Prova un po' deludente, sicuramente anche a causa del pilota.
Scherzi a parte, stiamo bene e non possiamo che continuare a ringraziare della ricchezza che anche questo viaggio ci sta offrendo, per adesso più sedentario che altro, ma che ci ha dato la possibilità di incontrare più in profondità realtà sconosciute e persone molto belle.
Le manifestazioni del Cairo ed Alessandria sono state violente ma ancora contenute. Qui ad Assuan è stato tutto tranquillo.  Speriamo che l'Egitto sappia cercare insieme la sua strada riconoscendo al suo interno le sue diverse anime che gli danno la sua ricchezza e la sua bellezza.
Un abbraccio di cuore a tutti

Abbiamo visto un cartello in cui si diceva che cercano un guardiano per la centrale! Janot vuoi venire?

Che figo!

Attenti a non cadere nel Nilo!

Chi trova un amico trova un tesoro!

Aspettando gli aiuti cosa si può fare?

Visita al tempio di Iside

dedicato agli amici di Piacenza

Quasi quasi ci prendiamo un cammello

11 commenti:

  1. Sicuramente è un viaggio profondo per gli incontri che fate e per ciò che vedete (e anche per ruote di moto che si inabissano nella sabbia...ops)e voi potete comprenderlo e viverlo meglio di altri grazie al vostro sapere. Buon proseguimento e a presto!!!
    P.S. Non sottovalutate le insidie dei cammelli: un mio conoscente è rientrato dall'Egitto con la schiena demolita a causa di una caduta dal cammello!!!Meglio le moto, almeno non cadete troppo dall'alto!!!! Elisa

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. Carissimi,
    segnaliamo che lo STI, visto il vostro rientro in ritardo, ha dato l'incarico come supplente annuale nella cattedra di Antropologia Filosofica e Introversione sociologica cattolica a Gentile Sergio .... (vedi tu se tornare...). A parte gli scherzi, siamo qui a casa nostra a fare riunione END, e abbiamo letto tutti insieme il vostro scritto quotidiano e vi abbiamo ricordato nella nostra preghiera.
    Buon viaggio.
    Sergio e Marcella, Aldo e Rinalda, Ezio e Luisa, Renato e Graziella, Paolo e Silvana.

    RispondiElimina
  4. siamo contente che siate in cammino vi seguiamo passo passo con il nostro affetto e la preghiera all'Onnipotente Signpore adorato in cosi tante maniere grazie dei vostri racconti ci sentiamo piú ancora con voi la minizia e le sorelle dall'altra parte delo mondo

    RispondiElimina
  5. Ragazzi vi vedo sempre allegri e leggo ogni giorno i vs racconti e foto mi viene da ricordare siamo stati in camper suggestivo
    Un abbraccio
    Paolo e M.Rosa

    RispondiElimina
  6. Vi stò pensando sul battello che attraversa il lago di Nasser e quindi ad una nuova avventura che vi aspetta sull'altra sponda! Vedo con piacere che la pazienza dà ai vostri volti un'aria serena e allegra... quindi avanti così in questa pazzesca avventura!!!

    Ciao Marco&Patty

    RispondiElimina
  7. Ciao,sono Bruna da Casteldelfino,ho visto il vostro invito per fare il guardiano alla centrale Janot.vengo io a patto che non mi costringiate al velo perché è notorio in tutta la valle che uso solo cappelli!A parte gli scherzi,verrei volentieri in quella terra che è stata per dieci anni la patria di mio padre che la amava molto nonostante la guerra.oltre al "tepore" che ci deve essere in questo periodo,qui siamo sottozero.
    Vi saluto tutti con affetto Bruna e Giuseppe

    RispondiElimina
  8. Buon giorno Val Varaita.buona giornata a tutti Voi
    Vi pensiamo e ricordiamo ogni giorno.
    Un abbraccio da Maria Teresa e federico

    RispondiElimina
  9. Buon proseguimento, andate veloci ma attenti, mi raccomando.
    Qui domenica e mercoledì ha nevicato, le piste a Sampeyre sono di nuovo bianche.
    Un abbraccio.
    Anna P.

    RispondiElimina
  10. Anche Matteo vi segue tutti i giorni sul mappamondo.

    E dopo tutte le candele che ha acceso in chiesa quest'estate (garanzia 12 mesi) potete proseguire sicuri sotto la protezione di Chi può!

    Un affettuoso abbraccio.
    Matteo, Elena e Dario

    RispondiElimina
  11. bene........una piccola crociera sul lago Nasser e poi giuuuuuuu verso l'africa più profonda. Scxoperte, emozioni, sensazioni........che bello viaggiare , e che bello viaggiare in moto. Avanti così, il bello è sempre dietro l'angolo ! a proposito : belle foto e CHE BELLA LA MAGLIA ARANCIONE di Alfio
    ciao
    Davide

    RispondiElimina