giovedì 24 gennaio 2013

Carissimi tutti
dopo due giorni di cammino siamo di nuovo fermi. Lo sapevamo che arrivando ad Assuan dovevamo aspettare di nuovo perchè il traghetto per il Sudan non ci sarà che lunedì mattina. Questo ci darà modo di fare il visto per il Sudan e tutti i documenti per uscire dall'Egitto.
Forse vi chiederete perchè allora siamo venuti giù così velocemente e non abbiamo fatto la strada del deserto bianco e la strada delle oasi. Questa scelta è stata dettata dal fatto che domani c'è l'anniversario della rivoluzione qui in Egitto con le manifestazioni di piazza Taharir. Visto come sono stati questi due anni con la votazione del presidente Morsi e dei problemi legati alla nuova costituzione votata in fretta agli inizi di dicembre, domani dopo la preghiera di mezzo giorno sarà un momento particolarmente caldo e di tensione. Meglio non trovarsi nè nelle città (soprattutto Alessandria e Cairo) nè nel deserto in luoghi poco frequentati.
Qui ad Assuan la tensione è molto minore vista sia la distanza dal nord, sia perchè i nubiani sono molto più moderati rispetto alla parte del nord dove la presenza dei Fratelli Musulmani è molto più alta.
Oggi è stata una giornata di visita al consolato sudanese per vedere che non si lavorava dato che ricorre la festa della nascita di Maometto, e poi di visita all'isola elefantina dove sorge un villaggio nubiano. Ci ha accompagnato un padre comboniano che ci ha fatto fare non proprio un tour turistico tradizionale in mezzo alle case della gente. Abbiamo concluso la giornata con la visita al museo nubiano.
La cultura nubiana - abbiamo scoperto - è una cultura bellissima che ha dato i natali ai faraoni neri. Questa popolazione era e in parte sono i signori del Nilo, esperti della sua navigazione e delle sue sponde. Dopo la costruzione della diga (quella grande degli anni '70) gran parte di loro ha perso la propria terra e si occupano ancora di navigazione con le famose falucche, tipiche imbarcazioni che solgano con estrema eleganza le acque del Nilo.
Vedere le sponde del Nilo e oltre il verde delle palme la sabbia del deserto è molto suggestivo e bello, e fa pensare a come questo corso d'acqua nel corso dei millenni abbia alimentato culture splendide e molto ricche. Si capisce anche perchè il Nilo fosse considerato il primo dio da venerare come colui che dava la vita ad ogni cosa.
Abbiamo finito la giornata ascoltando le vicissitudini di Comboni durante le prime discese del Nilo verso Kartoun e il Sudan. Per arrivare a Kartoun ci impiegava 4 mesi tra navigazione e attraversata del deserto con i convogli. Chi partiva per le missioni, a quei tempi, era votato al martirio già solo per il viaggio che doveva intrapprendere.
Ci hanno ricordato che noi facciamo un po' lo stesso tragitto che fece lui nell'Ottocento. L'andare a rendere visita ai combiniani lungo la strada sarà un po' come pensare a lui e alle sue fatiche e gioie. Tutto questo darà profondità al nostro viaggio sia negli incontri, sia nella riflessione che ci accompagnerà.
Domani Saremo ancora una volta turisti. é molto triste vedere le barche che una volta portavano i turisti attorno al lago Nasser e a fare le crociere sul Nilo ferme e piene di polvere. Ci dicono i padri ormai il turismo non è che il 5% di ciò che c'era negli anni '90-2000 e tutto questo ha dato alla città un aria di dismessa.
Andiamo a dormire stanchi e fiduciosi per il viaggio e pregando e sperando per domani. Preghiamo perchè le giuste dimostrazioni di piazza perchè le cose cambino, non scadano in violenza che, come sempre, non conduce a nulla.
Grazie per il vostro sostegno e per l'amicizia che ci dimostrate.
Un abbraccio a tutti







4 commenti:

  1. Grazie ancora una volta della "bellezza" dei luoghi, delle persone e storia che condividete con noi.
    Speriamo che questa volta la sosta sia un po' meno carica di tensione...
    Un abbraccio
    Paolo e Silvana

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  2. ciao vi seguiamo tutti i giorni con gioia, qui tutto bene, anche mamma è tranquilla e prega per voi. Un saluto e un abbraccio Ivo Luisa e tutta la famiglia

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  3. Bello potervi seguire in questa nuova avventura...
    Scalda il cuore!?! Poter vedere con i vostri occhi e leggere le vostre giornate in questa parte di Africa che state attraversando ci dà in qualche modo l'opportunità di essere in viaggio con voi.
    Che bello poi vedere abbigliamento estivo, maniche corte, deserto manda una folata di vento caldo anche qui!
    Un abbraccio Elisabetta e Massimo

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  4. carlo & famiglia
    oggi al catechismo per adulti e poi a messa abbiamo imparato che la povertà si può manifestare sotto vari aspetti, i vostri viaggi ci fanno riflettere e apprezzare quello che abbiamo,
    non vi seguiamo assiduamente , ma spesso pensiamo a voi e alle vostre povere moto, beata la gs 650 che si gode il meritato riposo nel mio garage .
    un saluto da Manuela, lara, andrea,erik, carlo, danilo, fulvia, maddalena e rita W lu Besse

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