sabato 9 settembre 2017

Silenzio e vento

Carissimi

Oggi le moto hanno riposato e anche noi. Vista la pista fatta ieri abbiamo dato una controllata alla bulloneria varia e abbiamo fatto il bucato.
Ma parliamo di cose più serie.
Dopo le lodi con i monaci abbiamo chiacchierato a lungo con Jean-Pierre, ultimo superstite dei monaci di Thibirine. Celebrare uno alla sua destra e uno alla sua sinistra ci ha fatti sentire piccoli nei confronti di tutta la storia che porta con se. Lucido, sorridente e sereno. Ci ha parlato del passato del loro presente e della speranza per il futuro.
Uscendo dalla chiesa, abbiamo ascoltato le suore francescane che lavorano in un piccolo villaggio della montagna sulla strada che percorreremo domani. Ci ha colpito che dal loro piccolo villaggio nessun uomo sia mai partito per cercare lavoro in Europa. Ognuno strappa la vita a questa povera terra fino a Midelt e poco oltre hanno cominciato a produrre mele, ma manca il coraggio di investire sul posto per la trasformazione e la commercializzazione del raccolto. Più in alto nemmeno erba per le pecore, anche se continuano a vivere parecchie famiglie di nomadi con i loro greggi. Alla domanda fatto ad un giovane pastore su che cosa mangiavano le sue pecore, ha risposto: Leccano le pietre.
Poi la giornata è trascorsa tra preghiera, studio e qualche chiacchiera con il monaco spagnolo che si occupa dell'ospitalità. Ci raccontava la tristezza del dover rifiutare la visita a uomini e donne marocchine per la paura di essere accusati di proselitismo è essere messi alla prova. Con speranza ci diceva: Adesso il paese è così, preghiamo che possa evolvere verso una piena libertà di coscienza.
Abbiamo telefonato a Ouarsasate alle suore francescane che lì lavorano per annunciare il nostro arrivo lunedì e della possibilità di poter celebrare con loro la messa. Come sempre ci colpisce il desiderio di stare insieme e di chiacchierare, grate per una visita di qualcuno da lontano.
Domani saluteremo con il cuore pieno di gratitudine per questo giorno regalato. Riprenderemo la strada verso le montagne dove arriveremo fino a 3000 metri. Non sappiamo se riusciremo a scrivere sul blog o sula pagina Facebook.
Per adesso un forte abbraccio a tutti 

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