Carissimi tutti,
oggi giornata di burocrazia per le moto e di incontri con missionari e gente di passaggio qui alla procure des missions. Riceviamo la telefonata per l’imbarco e un pick-up viene a prenderci, attraversiamo verso il porto la città e arriviamo a un grande deposito. Che mondo il porto e un porto africano. Poche formalità con un francese responsabile che ci accoglie bene forse anche perché diciamo di essere amici di Gianluca che già ha telefonato e spiegato tutto. Dopo le scartoffie prepariamo le moto, le carichiamo di tutti i pezzi di ricambio che qui non servirebbero a nessuno e che non abbiamo usato, ci mettiamo sopra di tutto, imballiamo e… le salutiamo, ripartiamo un po’ spaesati, non sappiamo più cosa significa viaggiare in macchina. I caschi li regaliamo a due sacerdoti che usano parecchio la moto e che conosciamo, Rene consegnerà tutto alle suore di Mora che penseranno alla distribuzione.
Nel pomeriggio dopo lunghe chiacchierate con monaci e sacerdoti francesi ci facciamo portare all’agenzia della Maroc airline per il volo, tutto ok, è confermato e siamo sulla lista, anche questo tassello sembra funzionare bene, verificheremo domani notte. La cosa ci dà la possibilità di viaggiare per Douala su una macchina che neanche il peggior sfasciacarrozze oserebbe chiamare macchina ma ci porta ovunque nel caos più totale della città. Un bagno di africa anche questa, rimpiangiamo un po’ la libertà delle moto ma sorridiamo facendo commenti tra di noi e scucendo ogni tanto qualche commento dall’autista locale.
Ora non ci resta che attendere, tra piscina, letture, incontri, cappella etc. Raccogliamo spesso ricordi e fatichiamo a star da soli. Papà se potesse sarebbe già partito a piedi, non è proprio fatto per le attese africane ma ci ridiamo sopra. Dino legge la guida del cameroun e ride spesso commentando: “qui dicono di non fare mai come abbiamo fatto noi e hanno ragione in quello che scrivono ma… è stato bellissimo!” IL responsabile olandese della casa ci ha preso nelle grazie e spesso si ferma a chiacchierare con noi, figura semplice e simpatica adatta in questo porto di mare così utile ai missionari.
Ancora una piccola cosa, questa mattina dopo una buona notte abbiamo partecipato alla messa nella cappella, c’erano circa 150 persone che prima di andare al lavoro viene alla messa. Bella cosa, tutti adulti giovani. Ci colpiva anche il livello della gente, molto alto arrivati in moto e in macchina segno che sono funzionari o impiegati. Insieme una chiesa abbastanza tradizionalista come ci avevano detto del sud cameroun ma certamente una chiesa viva, animata con voci molto calde nel canto e molto diverse dal nord ben più povero e in cui il canto in realtà è solo ritmo e danza.
Salutiamo Rene che domani rientra presto, peccato vederlo partire solo, bello il tratto di strada fatto insieme. Gli abbiamo lasciato le ultime cose e un po’ di soldi per comprare un pagne (vestito) per sua moglie. Dev’essere buona se ha un marito così!
Ora proviamo a riposare domani si attende, se riusciamo andiamo al mercato oppure gustiamo la tranquillità del posto. Dimenticavamo, Douala è una delle città più umide al mondo, temperatura sempre oltre i 30° con tassi di umidità costantemente oltre il 60 per cento. Si suda solo a respirare…
Un abbraccio a tutti buona notte
è bello che tutto funzioni e vada per il meglio...
RispondiEliminaUn abbraccio, vi aspettiamo
francesca
Adesso tocca noi essere in fibrilazione per il vostro arrivo...abbiamo davvero voglia di riavervi tra di noi.
RispondiEliminaA presto!!!
Non vedo l'ora di vedervi apparire quassù, cari africani :-)
RispondiEliminafantastico........vi aspettiamo a braccia aperte e in gran trionfo!!!!
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