venerdì 13 settembre 2019


Carissimi tutti

Ci sembra di essere in un posto impossibile. Provate ad immaginare da un lato della strada un predicatore invasato che predica salvezza dai demoni e miracoli da mali impossibili a una quantità di decibel da discoteca o a trio elettrico brasiliano e dall’altra, da dietro della casa, un padre altrettanto invasato che per contrastare il predicatore mette una musica altrettanto forte e la recita del rosario. La casa delle suore a Limete si trova nel mezzo. Neanche in discoteca c’è tanto rumore e per farsi sentire è necessario gridare. Ed è così tutte le sere. Le suore ormai ci hanno già fatto un po’ il callo, ma è veramente terribile. La musica del padre cattolico è angelica ma è talmente alta che crediamo neanche all’inferno venga messa così. È una gara all’orrore o alla demenza più totale.
Ma andiamo per ordine.
Stamattina dopo la sveglia alle 5,30 siamo andati a messa a Nvululu alle 6. Dato che non c’è elettricità si celebra al chiaro di candele e delle torce elettriche. La comunità era poco numerosa ma i canti sono stati molto belli e calorosi. Questa è una chiesa che canta e quando si può danza la propria gioia e la propria fede.
Dopo aver fatto colazione ci siamo messi in marcia per Kinshasa. I chilometri erano pochi (soli una cinquantina) ma il traffico per entrare in città è sempre imprevedibile e gli imbottigliamenti molto frequenti.
Non abbiamo trovato molto traffico nei punti dove di solito c’è ma in compenso prima di arrivare in città ci siamo trovati in mezzo alla manifestazione popolare contro l’arresto di un presunto ladro messo alla berlina sull’auto della polizia. La polizia voleva presentarlo come trofeo del proprio lavoro e invece la gente ha cominciato a protestare gridando che non era un ladro. La tensione si è alzata e ringraziando siamo riusciti a uscirne indenni ma con un po’ di paura. In questi momenti non si sa mai come la folla reagisce e non potendo prendersela con la polizia rischia di attaccare soprattutto stranieri. Non è molto bello trovarsi in mezzo a una folla che si sta incattivendo soprattutto quando si è in moto.
Comunque tutto è finito bene e arrivare a Limete dalle suore non è stato poi difficile. L’accoglienza come sempre è stata calorosa e piena di abbracci. Dopo un lauto pranzo e una buona siesta ci siamo messi tutti ai vari lavaggi di roba sporca. Visto il caldo e il sole tutto è asciugato in un baleno.
Domani partiamo per andare a Kikwit al centro e alla comunità a cui avevamo promesso la macchina. Partiamo alle 5 per non trovare traffico in uscita dalla città. Le suore di Kikwit hanno già radunato soprattutto i sordi per poter preparare l’accoglienza di domani e di domenica.
Vi racconteremo, speriamo domani se ci sarà linea.
Buona notte a tutti

Man di fata sulla macchina che ha bisogno di uno spurgo

Ricchezza di una natura qui sempre esuberante

Trasporto africano. C'è sempre ancora posto per tutto. Poi lungo la strada si trovano i risultati

Bigliettaio appeso fuori per chiamare i clienti

Anche le capre viaggiano nella suite

Dopo il viaggio ci rilassiamo a Limete dalle suore

L'accoglienza delle suore è sempre calorosa

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