martedì 1 febbraio 2011

Mora, lunedì 31 gennaio 2011

Oggi giornata di riposo. Dopo tanti chilometri e tanti incontri e emozioni legate all’accoglienza della gente, oggi ci siamo riposati. Nella mattinata abbiamo fatto alcuni lavori di manutenzione alla casa delle suore. C’erano qualche serratura e qualche maniglia da riparare, fili da stendere da rimettere a posto. Giovanni non si è tenuto e ha lavato la macchina che adesso è di nuovo splendente come nuova. Sicuramente farà un’ottima figura. Le moto avevano anche bisogno di un po’ di manutenzione ordinaria. Lavato le catene e ingrassate per bene. Dato che dovremo andare dal vescovo in moto, abbiamo addirittura lavato le giacche e i pantaloni per la moto. Adesso sembrano nuovi.
Visto il caldo che come dicono le suore è arrivato in anticipo, e non abituati al questo sole, ci siamo stancati parecchio ed eravamo senza forze. Dalle nostre parti c’è l’espressione “bravo come il sole”, penso che qui non varrebbe la stessa cosa perché qui il sole picchia con una tale violenza che ti toglie le forze.
Nel pomeriggio siamo andati a fare visita a suor Berte che sta portando avanti l’attività dell’alfabetizzazione in uno dei quartieri più poveri della città di Mora. L’incontro con questa realtà è stato molto toccante. Bello vedere nella cappellina, riuniti attorno a quello che durante la preghiera è l’altare, gente di ogni età dai piccoli agli adulti per imparare a leggere e a scrivere e far di conto. Ci ha toccato la dedizione con cui suor Berte si occupa di loro e con che impegno si prepara. L’alfabetizzazione è una delle attività chele suore portano avanti come in tante altre missioni qui. Come in tante altre attività ai partecipanti viene chiesto di partecipare alle spese e non avendo disponibilità di soldi si paga portando alcuni chilogrammi di miglio.
Colpisce la dedizione con cui le suore portano avanti tante attività per far crescere la gente più semplice donando loro le possibilità di riscattarsi almeno non facendosi imbrogliare. È necessario proprio credere che anche il piccolo seme gettato in un terreno apparentemente arido potrà portare frutto in un tempo che non ci è dato conoscere e che non è nelle nostre mani.
Sta sera le suore ci hanno fatto una piccola festicciola di benvenuto. È meglio farlo prima dell’ultimo giorno, ci hanno detto, perché altrimenti le emozioni diventano troppo grandi da gestire. È stato molto bello e toccante e il regalo che ci hanno fatto è il classico copricapo della gente del deserto per ricordarci l’impresa che abbiamo fatto.
Domani scendiamo a Maroua per salutare il vescovo e andare a salutare le suore giuseppine che lavorano a Salak.
Un abbraccio forte a tutti.


4 commenti:

  1. Fa un certo effetto vedervi in maniche corte e sentirvi dire che fa molto caldo! Qui c'è la neve e fa freddo. Bello vedervi con i copricapi che vi hanno regalato! Siamo orgogliosi di voi e della vostra impresa memorabile! Grazie ancora dei vostri racconti che ci fanno capire almeno un po' quello che vedete e provate! Chissà quantye altre cose ancora avrete da raccontare!
    Buona giornata e un grosso abbraccio a tutti!
    Sergioe Marcella

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  2. Vi seguiamo giornalmente fin dall'inizio della vostra meravigliosa avventura, siete riusciti a trasmetterci tantissime emozioni!
    Siamo felici che siate riusciti a raggiungere la meta nonostante i numerosi ostacoli incontrati.
    Siamo sicuri che, al vostro ritono avrete ancora tante cose da raccontarci.
    Un affettuoso saluto a tutti,
    Marilena e Luciano Andreis di Casteldelfino

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  3. Un piccolo saluto prima di terminare la giornata lavorativa, cavoli quanto ci mancate!!!E' difficile descrivere le emozioni che scaturiscono dentro quando leggiamo di voi, ma so che capirete se dico che finalmente piangere sembra essere tornata una cosa più semplice e meno complicata di quando siete partiti. Credo che capirete entrambi a quale condizione mi riferisco...un lungo viaggio per voi, il cammino che continua, perchè in fondo in fondo non si è mai arrivati, e piccoli minuscoli passi verso un pò più di consapevolezza di ciò che siamo e sulla nostre innumerevoli debolezze. Vi stringo forte e so che anche i bimbi e Marco lo fanno con me ...come dice SEBA facciamo una famiglia! un bacio lisa

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  4. E' bello vedere nei vostri occhi e sui vostri volti che spuntano da sotto i copricapo bellissimi una gioia immensa che arriva fino a noi a distanza di migliaia di km. Avete davvero la faccia di quei bambini che hanno fatto una "marachella" ma ne sono felici...........
    Grazie dal profondo del cuore per come siete.
    Paolo e Silvana

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