domenica 7 ottobre 2018

7 ottobre

Villaggi sulla strada


Aspettando che ci lascino passare incontriamo gente

Bellezza entrando in Lusaka: il mondo in fiore, la primavera che arriva

La casa provinciale dei salesiani: fine tappa

Incontri per strada


Il benzinaio nel nulla

Il giardino della nostra casa

Il retro della cappella


Carissimi tutti,
siamo a Lusaka capitale dello Zambia. Come annunciato finisce qui il nostro viaggio, il tempo è finito e dobbiamo rientrare. Chissà quando riusciremo a ripartire e continuare... ma dovremo farlo, per ora i mezzi li lasciamo in questa bella casa dei salisiani che ci ospita fino a martedì quando speriamo di avere l'aereo per l'Italia. Sono troppi pochi i giorni che abbiamo per poter arrivare in un altro luogo del tragitto previsto e allora va bene così.
Questa mattina ci siamo messi per strada con calma sapendo di una tappa normale e senza grande traffico visto che è domenica. Infatti poca gente per strada almeno fino alle porte di Lusaka. Lasciamo Putauche e scopriamo subito che la strada, bellissima e nuova, fatta dalla cooperazione europea passa in luoghi poverissimi e lontani da ogni dove. Un po' di gente per le strade, alcuni vediamo si avvicinano alle cappelle per la messa, altri semplicemente camminano e camminano. La strada passa in posti belli tra dolci colline, è disegnata molto bene e guardando la povertà dei villaggi ricordiamo ciò che Luca di Mzuzu ci diceva: una strada qui vale una scuola. Nel senso che in poco cambierà questo mondo dando veramente molte possibilità alla gente. Ci accorgiamo anche che non ci sono pompe di benzina se non dopo 250km, cosa che succede poco spesso anche in Africa. Alla prima pompa per non rischiare facciamo il pieno e poco alla volta arriviamo verso Lusaka. In pochi Km la situazione cambia, incrociamo fattorie nuove segno di investimenti stranieri o dello stato. Non sappiamo a chi appartengano ma sono un segno buono. Da villaggi con solo capanne e tetti di paglia e un pozzo d'acqua per tutti, quando va bene, passiamo a supermarket all'europea. Fanno quasi male questi cambi repentini e ci chiediamo come si possa avvicinare questi mondi in modo che non ci si faccia del male.
Entriamo in Lusaka e con l'aiuto del navigatore di Luca riusciamo a trovare la casa dei salesiani con un padre che ci aspetta e che ha studiato in Italia. Bello essere attesi! Siamo stanchi ma anche oggi ci diciamo contenti della tappa e del viaggiare insieme, avevamo preso un buon ritmo e una buona intesa. Dopo una buona doccia celebriamo messa in una cappella bellissima di arte africana superfina, frutto di un centro in Malawi molto buono e molto attento alla cultura locale. Anche il risorto ha le fattezze di un uomo africano ed è appoggiato all'Africa.
Cena con tre padri salesiani e adesso scriviamo per farvi leggere di noi sapendo che tanti aspettano i nostri post.
Domani vedremo di fare un giro in città per qualche acquisto, sistemeremo i mezzi in un garage al sicuro sperando di poterli rivedere e riprendere per portarli a destinazione: le moto in Italia e la macchina a Kikwit. Speriamo.
Siamo stanchi, Roberto si addormenta aspettando che scriviamo e così Giovanni, hanno già preso il ritmo africano: presto al mattino e presto la sera...
Per ora arrivederci e una abbraccio a tutti

1 commento:

  1. Grazie x il tempo che dedicate a descrivere quei posti meravigliosi. Buon proseguimento.

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